Sbarrato da settembre, il ponte di via Colombo fa le prime vittime. Con la sua chiusura sono arrivati i licenziamenti. Sono già tre le attività che hanno preso – o annunciato – la decisione di lasciare a casa alcuni dei propri dipendenti.
I negozi che affacciano sugli spalti hanno fatto registrare una contrazione degli affari che oscilla tre il 30 e il 50%. Una mazzata, che li sta mettendo in ginocchio. Punto di passaggio nevralgico, grazie alla presenza dei parcheggi di piazza Cambiaghi, il divieto obbliga a usare la passerella di via Spalto Piodo. Ma la maggior parte della gente rinuncia, anche perché la strada per raggiungerla è insicura. Da qui i problemi.
I commercianti più volte si sono recati in Comune per cercare una soluzione. In cima alla lista ci sono due richieste. Di buon senso. La riduzione di alcune imposte e la possibilità di aprire il ponte di via Colombo al passaggio pedonale e delle biciclette. Magari anche un attraversamento contingentato, soprattutto nei giorni di mercato. Per il momento, però, le richieste non hanno trovato alcun riscontro. Eppure sono misure che permetterebbero di dare un po’ di respiro ai commercianti e ai cittadini.
Nei giorni scorsi, l’amministrazione ha fatto sapere che è pronta la delibera per il rifacimento del ponte. Che sarà esclusivamente pedonale. Allora non rimane che attendere. Sperando che i tempi non siano troppo lunghi, col rischio di veder morire un angolo di città.
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