L’odissea dei pendolari: bus sempre in ritardo e dopo le 20 trovarne uno è quasi impossibile.

bus Monza

L’odissea della Z227: dall’ospedale di Monza alla stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni. La linea sempre in ritardo.

Per i pendolari è uno dei viaggi tra i più terribili. Ma non perché ci si senta insicuri, piuttosto perché i ritardi si accumulano dalla palina di partenza fino al capolinea, con un progressivo e costante aumento a mano a mano che si sommano le tappe. La partenza è prevista sette minuti dopo le sette, l’arrivo alle 8.15, un’ora e otto minuti dopo. Nei tempi di percorrenza è calcolato anche il traffico del mattino, ma le cose non vanno mai come dovrebbero. “Purtroppo il ritardo è la normalità”, dice una donna. Già alla partenza la tabella di marcia non rispetta l’orario indicato. Il bus si presenta con cinque minuti di ritardo. Alla fine saranno oltre 20. Gli autisti non sono i colpevoli. Anzi, fanno tutto il possibile per migliorare la situazione. Il fatto è che la linea non può sottrarsi a tutti gli imbottigliamenti che trova sul proprio percorso. E più si procede più la cosa si complica.

Qui, come su altre linee, i problemi sono sempre gli stessi. È l’intera rete ad essere sotto stress. I pendolari sono costretti a prendere il mezzo precedente per non rischiare di arrivare in ritardo. “E magari capita che quello successivo, che dovrebbe partire mezz’ora dopo questo, ce lo troviamo due macchine dietro di noi”, racconta uno studente.

Il paradosso è che alcune linee sono vuote e non è raro vedere bus attraversare la città con non più di una decina di passeggeri a bordo, altri, invece, sono al collasso.

Sui social capita spesso di imbattersi in commenti di utenti esasperati dal servizio. Qualcuno racconta di essere arrivato ad attendere anche 60 minuti rispetto al previsto prima di scorgere l’autobus che l’avrebbe riportato a casa. Non sono pochi poi quelli che si lamentano della penuria di mezzi dopo le 20. “Paghiamo l’abbonamento come tutti gli altri – scrivono nelle loro bacheche virtuali – abbiamo diritto ad un servizio completo come tutti gli altri. Nessuno ci rimborsa le corse di cui non possiamo usufruire”.

 

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