Eppure qualcosa si muove. Parliamo della linea Lilla destinata ad arrivare a Monza, anche se ipotizzare quando è un azzardo. Finalmente è arrivato lo studio di fattibilità. Il sindaco ha assicurato che il fascicolo è sulla scrivania e lo sta studiando proprio in questi giorni.
La palla però, ora, passa a Roma. Senza fondi l’opera è destinata a rimanere sulla carta. E con i chiaro scuri del governo giallo verde non è detto che il progetto vada in porto. Entro la fine di questo mese lo studio di fattibilità con il nuovo tracciato sarà valutato anche in giunta. Intanto c’è da registrare una compattezza tra tutti gli enti coinvolti, con il Comune di Milano capofila per portare a casa un’opera ritenuta strategica.
La vera partita si gioca sull’analisi costi benefici. Nel precedente Documento di Economia e Finanza, datato 2017, erano stati stanziati 5 miliardi di euro per le metropolitane di tutta Italia. Per accedere a quel fondo, però, è necessario presentare uno studio di fattibilità. E ad aggiudicarsi le risorse (limitate se si pensa che verranno distribuite in tutto il Paese) saranno quelle città che presenteranno i migliori parametri in fatto di costi-benefici. È qui che si gioca la partita. Per Monza quel contributo vorrebbe dire recuperare oltre 700 milioni di euro, cioè il 60 per cento del valore dell’opera, per un intervento che nel suo complesso costerà un miliardo e 200 milioni.
A Monza X Esempio 