Monza naufraga, ma la maggioranza prende il sole in riva al mare

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(foto tratta dalla pagina Facebook di Francesca Pontani)

ll re è nudo. Il consiglio comunale non ha il numero legale. La città aspetta decisioni, fondamentali, che riguardano come spendere i quattrini che ci sono in cassa per le opere pubbliche per il prossimo triennio. ma nulla si muove. Che si tratti di inedia? Tranquilli, c’è tempo. Non è proprio così. Ma è quello che deve aver pensato l’assessore ai Lavori pubblici, all’anagrafe Simone Villa, che era assente. e con lui lo zoccolo duro della maggioranza.

Dall’inizio dell’anno il numero legale che permette di andare avanti al parlamentino monzese è sempre garantito dalla minoranza, cioè dal Pd e da tutte le altre forze che stanno dall’altra parte della barricata. E la maggioranza, quella chiamata a prendere le decisioni, che avrebbe dovuto cambiare le sorti del capoluogo brianzolo, che aveva assicurato sicurezza, legalità e miglioramenti in ogni ambito, cosa fa? Niente. Non fa proprio niente, giusto per essere chiari. Diserta il consiglio comunale, non muove un dito. Nel frattempo i problemi sono sempre gli stessi. Anzi in alcuni casi sono pure peggiorati. Il ponte Colombo è chiuso. Da quanto? Qualcuno si ricorda da quanto? Il piano urbano del traffico è in fase di progettazione. Da quanto? (che noia doversi ripetere). Forse nell’ultimo anno ha amministrato qualcuno che non fosse dell’attuale maggioranza? Che non fosse espressione del centrodestra. Ma ci vuole tempo, dicono i bene informati. Già e cosa hanno fatto nel frattempo? Si attendono risposte. Esaustive, vere, e non di facciata. Grazie. Parliamo della stazione. Tutto a posto? Come no. Da quando c’è questa amministrazione non si sono più verificate aggressioni, lo spaccio è un lontano ricordo e il sostantivo bivacco è sparito dal vocabolario monzese. Ad essere sparite, in realtà, sono altre cose. Ad esempio le mostre e gli eventi che avevano fatto del Parco e della Villa Reale un polo attrattivo a livello italiano.

E quindi? E quindi alla fine di tutto questo ci si aspetterebbe un po’ di serietà, di impegno. E invece no. Tutto fermo. Seduta annullata. Scusate, avevamo altro da fare. I monzesi aspettano. Che aspettino pure, tanto adesso fa caldo, ci sono le vacanze, il cielo è terso e possono sempre consolarsi guardando le stelle.

Da giovedì scorso il velo di Maia è stato squarciato. La verità era lì, a portata di mano; adesso è sotto gli occhi di tutti. Amen.

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