Le piazze di Monza soffrono di sindrome dell’abbandono

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Sindrome dell’abbandono. È quello di cui sembra soffrire la città. È sufficiente fare un giro per le vie del centro e tenere gli occhi aperti. Da piazza San Paolo al ponte Colombo, da piazza Trento e Trieste fino a piazza Cambiaghi sembra che le cose siano abbandonate a se stesse.

Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre del 2015, la facciata dell’ex caserma di piazza San Paolo è stata coperta da una gigantografia di oltre 650 metri quadrati sul quale sono raffigurati a Villa Reale, il circuito di Formula 1, il Duomo, l’Arengario e il ponte dei Leoni. Una soluzione temporanea in attesa dei lavori di riqualificazione che avrebbero dovuto regalare uno spazio culturale polifunzionale ai cittadini. Era tutto pronto. Ma la nuova giunta ha bloccato i lavori. E con una complicata triangolazione ha messo quegli spazi a disposizione della magistratura, che ne ricaverà uffici e di fatto andrà ad intasare ancora di più una zona già congestionata. Nel frattempo il maxi telo sta cadendo a pezzi e nessuno si preoccupa di metterci una pezza.

Il ponte Colombo continua a far discutere. Una vicenda che sta assumendo i contorni di un’agonia. I commercianti della zona sono in ginocchio da quando è stato chiuso. Più volte hanno chiesto di riaprirlo all’attraversamento ciclopedonale. Per ora dal Comune hanno fatto spallucce. Anche la proposta di abbassare le tasse per dare una mano ai locali della zona è stata bocciata. Risultato? I proprietari hanno cominciato a licenziare i dipendenti e qualcuno sta facendo gli ordini alla cieca per la prossima stagione. Durante l’estate il ponte dovrebbe essere abbattuto, ma per vedere ristabiliti i collegamenti con il centro bisognerà aspettare la fine dell’anno, quando dovrebbe essere realizzata una nuova passerella ciclopedonale. Un passo indietro e ci si ritrova in piazza Cambiaghi. Nulla di nuovo. I bivacchi non si sono mai spostati. Anzi, come ogni anno con l’arrivo della bella stagione aumentano. Sbandati e ubriachi che bivaccano ad ogni ora del giorno e della notte sono la regola. Per avere conferma chiedere ai lavoratori della zona. Anche qui, come per altre aree, in campagna elettorale era stata promessa tolleranza zero dalla giunta di centrodestra.

Anche piazza Trento e Trieste non si sottrae all’incuria che sembra aver preso casa nel salotto buono della città: erbacce e abbandono infestano il prato che circonda il monumento dei caduti.

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