Rifiuti, l’appalto latitante

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Di proroga in rinvio l’appalto rifiuti sta facendo segnare ritardi record. Ad oggi è ancora tutto in mano a Sangalli e ci resterà ancora fino alla fine del 2019. Eppure, all’indomani dell’insediamento la giunta attraverso l’assessore all’Ambiente, Martina Sassoli, aveva specificato che non ci sarebbe stato nemmeno un giorno di ritardo nell’assegnazione del nuovo appalto. Appunto.

È di questi giorni la notizia dell’insediamento della commissione che dovrà valutare le cinque offerte pervenute in Comune. E all’orizzonte già si profilano battaglie legali.

I fatti – incontestabili – sono sotto gli occhi di tutti. Per continuare a garantire la raccolta rifiuti siano state già necessarie due proroghe. E una terza è in arrivo.

Il bando, dal valore di 111 milioni di euro dovrebbe far risparmiare – rispetto a quello in vigore oggi – circa l’11%. Soldi che dovrebbero rimanere nelle tasche dei cittadini.

Insomma, per ora si va avanti così. Certo è che sin dall’inizio la vicenda rifiuti ha del grottesco. A partire dalla polemica con l’Autorità Nazionale Anticorruzione. Era lo scorso settembre. In quei giorni da piazza Trento e Trieste avevano fatto sapere che i ritardi erano dovuti alle lungaggini di Anac. Una notizia presto smentita dai diretti interessati, che a stretto giro avevano risposto di aver evaso la pratica in soli tre giorni.

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